Comprare un iPhone nuovo è sempre un’emozione, ma uno dei dubbi che accompagnano l’acquisto riguarda la garanzia: quanto dura davvero e chi deve riparare il telefono se si rompe?
La risposta sembra semplice, ma in realtà è piena di zone d’ombra. Soprattutto perché, nel secondo anno, molti rivenditori cercano di sottrarsi ai propri obblighi, lasciando il cliente senza assistenza.
In questo articolo scoprirai tutta la verità sulla garanzia Apple in Italia, come funziona anno per anno e come difenderti se un negozio prova a negarti ciò che ti spetta per legge.
Garanzia Apple ufficiale: 12 mesi coperti dal produttore
Apple offre su ogni iPhone (e su tutti i suoi dispositivi) 1 anno di garanzia limitata internazionale.
In questi 12 mesi, se si presenta un difetto di fabbrica, puoi rivolgerti direttamente a:
un Apple Store,
un centro di assistenza autorizzato (APR),
il supporto Apple online.
La copertura è chiara: difetti hardware e di produzione, niente danni accidentali o usura normale.
La garanzia legale in Italia: 24 mesi totali
In Italia e in tutta l’UE esiste la garanzia legale di conformità, che dura 2 anni e tutela i consumatori da difetti nascosti.
Ecco lo schema:
Primo anno → puoi rivolgerti sia ad Apple che al rivenditore.
Secondo anno → è solo il rivenditore a dover rispondere di eventuali difetti.
Questa regola è prevista dal Codice del Consumo (art. 128 e seguenti) e non può essere negata.
Il “trucco” dei piccoli rivenditori
Ed è qui che nascono i problemi. Molti clienti, al secondo anno, si sentono rispondere frasi del tipo:
“La garanzia Apple dura solo un anno, deve rivolgersi a loro.”
“Il difetto non è coperto, sicuramente il telefono è stato rotto da lei.”
“Nel secondo anno non possiamo fare nulla, deve pagare la riparazione.”
❌ Tutte queste risposte sono scorrette e in contrasto con la legge.
La realtà è che il venditore è obbligato ad assisterti anche nel secondo anno, indipendentemente dal fatto che il telefono sia Apple o meno.
Difetti di conformità vs danni accidentali
Certo, bisogna distinguere:
Se il telefono presenta un difetto di fabbrica (ad esempio problemi alla scheda madre, fotocamera difettosa, microfono che smette di funzionare senza cause esterne), il rivenditore deve occuparsene senza costi.
Se invece il telefono ha danni evidenti da caduta o liquido, la garanzia non copre e il negozio può rifiutarsi.
Ma dire a prescindere che “non è colpa nostra” è un abuso che molti rivenditori usano per scaricare la responsabilità.
AppleCare+: la via “diretta” con Apple
Per evitare discussioni e perdite di tempo, Apple propone AppleCare+, un’estensione di garanzia a pagamento che porta la copertura fino a 2 o 3 anni, comprensiva anche di danni accidentali (con franchigia).
Chi sceglie AppleCare+ si interfaccia sempre direttamente con Apple, senza passare dal negozio.
Come difendersi nel secondo anno
Se il rivenditore cerca di negarti l’assistenza, puoi ricordargli questa frase:
“La garanzia legale di conformità di 24 mesi è disciplinata dal Codice del Consumo (art. 128 e seguenti), che obbliga il venditore a rispondere dei difetti di conformità fino a due anni dalla consegna del bene.”
Puoi anche minacciare di rivolgerti a un’associazione consumatori: nella maggior parte dei casi, basta mostrare di conoscere i tuoi diritti per farti assistere senza ulteriori problemi.
Conclusione: informarsi è l’arma migliore
La verità sulla garanzia Apple è che non finisce dopo 12 mesi, anche se molti negozi provano a farlo credere. Il secondo anno è una protezione prevista dalla legge, e se conosci i tuoi diritti nessuno può togliertela.
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